Il decimo rialzo dei tassi di interesse deciso dalla Banca centrale europea (BCE) il 14 settembre 2023 ha portato i tassi di interesse ufficiali dell'eurozona al livello più alto dalla sua nascita, avvenuta nel 1999.
In particolare, il tasso sui depositi presso la BCE, che è il tasso a cui le banche centrali europee depositano i loro fondi presso la BCE, è stato aumentato di 25 punti base dal 3% al 4%. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali, che è il tasso a cui le banche centrali europee possono ottenere finanziamenti dalla BCE, è stato aumentato di 25 punti base dal 3,75% al 4,5%. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale, che è il tasso a cui le banche centrali europee possono ottenere finanziamenti di emergenza dalla BCE, è stato aumentato di 25 punti base dal 4% al 4,75%.
Questi aumenti dei tassi di interesse sono stati decisi dalla BCE per contrastare l'inflazione, che nell'eurozona è salita al 7,6% a giugno 2023, il livello più alto da oltre 40 anni.
L'aumento dei tassi di interesse avrà un impatto negativo sull'economia, rendendo più costoso per le famiglie e le imprese ottenere prestiti. Tuttavia, è necessario per cercare di frenare l'inflazione, che sta erodendo il potere d'acquisto dei cittadini e delle imprese.
È possibile che la BCE decida di procedere con ulteriori aumenti dei tassi di interesse nelle prossime riunioni, a seconda dell'evoluzione dell'inflazione.
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